Comments for post 100$ Laptop (OLPC) runs Linux?

Doxaliber writes: Si, per quanto riguarda l'impatto sociale io sono d'accordo con te, dipende. Comunque i paesi a cui è stata proposta la sperimentazione sono: Brasile, Argentina, Nigeria, Lybia e Thailandia, quest'ultima, come avrai letto, ha rinunciato al progetto avanzando, più o meno, le obiezioni ed i dubbi che io stesso ho posto. Passiamo all'aspetto "tecnico", in questo periodo mi sto spostando spesso verso un'altra città dove presto andrò a vivere (non sei l'unico a traslocare purtroppo :-D). Non disponendo di un portatile mio mi sono fatto prestare un vecchio laptop di un amico che lo teneva buttato in cantina, un compaq con processore k6-2 a 450mhz. Ci ho installato Puppy Linux e l'ho utilizzato direttamente da cd-rom...(ho anche scritto un post sull'argomento nel mio blog) ti assicuro che l'ambiente grafico era velocissimo e responsivo, pur funzionando da cd e con poca memoria, l'unica attesa era per l'avvio...ma da cd un pò di pazienza ci vuole! Sono certo che si trattasse di xorg con un desktop manager minimale, quindi probabilmente nel caso di OLPC il problema è la scelta del software o la sua implementazione. Le architetture a microkernel come QNX sono interessanti, esiste anche Minix3 (anche se sicuramente non è agli stessi livelli), non so però se l'utilizzo di un microkernel avrebbe apportato un vantaggio in termini di prestazioni.
antirez writes: Doxaliber: dal punto di vista del merito umanitario del progetto, penso come te che in realta' ci sia un certo interesse nascosto a far diventare l'accesso ad internet una cosa assolutamente scontata e di massa nell'occidente per finalita' di tipo economico (non per vendere il PC ma per allargare alcuni mercati). Non so se sia questo il caso, quelli di OLPC dicono che non commercializzerebbero in prodotto in occidente ma io ho alcune grosse perplessita', vedremo. Tu ovviamente ti riferisci piu' direttamente al guadagno che alcune aziende possono ricavare dal vendere il PC ai paesi in via di sviluppo. Ovviamente li ci sono dei margini, anche se in parte e' giusto che ci siano. l'OLPC costa comunque diverse volte di meno di qualunque altro computer che ha caratteristiche simili e le aziende che lo producono devono essere spinte da una motivazione economica altrimenti il progetto non puo' mai diventare realta'. E ora arrivo al punto dolente. Un bambino nelle favelas brasiliane ha bisogno di un PC a basso costo tra le mani? E' difficile dirlo, perche' prima di tutto ha bisogno di altro, solo che per come funziona oggi il mondo avere solo i mezzi di sussistenza lo puo' tagliare fuori dal mondo e farlo rimanere povero per la generazione successiva e cosi' via. Se avessi soldi da spendere per questi bambini penserie a dargli da mangiare invece che comprargli un portatile, ma evidentemente il loro governo e' disponibile all'acquisto dei portatili che alla fine, si spera, arriveranno a questi bambini. La mia risposta insomma e' che dipende. Secondo me ha molto senso in India o in Cina, dove magari molti riescono a mangiare anche se alcuni con molta difficolta', ed e' giusto fare "il salto" culturale che li puo' fare inserire in un sistema piu' grande di quello nel quale sono racchiusi, ed internet aiuta in questo senso perche' ormai non si puo' prescindere dall'accesso alla rete per non essere in qualche modo emarginati. Il mio post pero' mirava proprio alla questione tecnologica, perche' Linux invece di qualcosa piu' simile ad esempio a QNX? Io devo molto a Linux, lo uso ormai da *10 anni!* senza sosta, grazie a Linux ho imparato un sacco di cose... e sai che ti dico? Scrivo questa storia nel blog invece che nel commento... Ma insomma anche se e' un ottimo sistema in molti contesti non significa che lo si debba ficcare ovunque perche' a volte non e' la giusta scelta. Che poi posso capire ancora ancora il kernel, ma X Window !
Doxaliber writes: Io invece sapevo che all'interno ci sarebbe stato Linux perché ho seguito a lungo questa storia del OLPC. Ma purtroppo non mi ha mai entusiasmato, in primo perché ritengo che a volte noi occidentali siamo un pò presuntuosi nel credere che i bambini dei cosiddetti paesi del terzo mondo abbiano gli stessi bisogni di quelli dei paesi industrializzati. Insomma, credo che la necessità primaria di un bambino che abita nelle favelas brasiliane o in un villaggio della Nigeria abbia come prima necessità quella di mangiare, bere e vestirsi ed andare a scuola. Tutte cose che spesso sono loro negate...e penso che se avessero in mano un pc la prima cosa che farebbero sarebbe venderlo per comprarsi queste necessità "primarie", per loro e per la loro famiglia. Inoltre credo che alla base di questo progetto ci siano speculazioni di tipo economico e non veri intenti umanitari. Basti pensare all'arrabbiatura di Microsoft e Intel, escluse dal progetto, che stanno tra l'altro realizzato un PC a basso costo alternativo e con caratteristiche simili. Insomma, è il solito business. Ma tornando all'informatica, a quali kernel ti riferisci? Forse qualcuno ottimizzato per dispostivi embedded? Ciao.
antirez writes: Ciao Doxaliber: si, pensavo avrebbero scritto qualcosa ad-hoc molto veloce e real-time che sfruttasse al massimo l'hardware e che riducesse al minimo la latenza della GUI visto che i bambini si seccano subito quando premono un tasto e non accade nulla immediatamente :) Probabilmente c'e' gia' qualche kernel GPL disponibile che aveva caratteristiche molto simili, ho visto qualcosa in giro negli ultimi anni.
Doxaliber writes: Ho capito il tuo discorso, ed in parte l'ho apprezzato (la complessità inutile che porta anche come conseguenza il fatto che oggi i programmatori badino poco all'ottimizzazione del codice), però non ho capito il resto, pensavi avrebbero installato un sistema operativo diverso? ?
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