Comments for post Meritocrazia del web
antirez writes: @Massimo Moruzzi: in pratica nel caso di bakeca.it se ho capito bene la strategia e' stata quella di avere un target preciso sin dall'inizio.
Questo mi fa pensare che forse questa idea e' estremizzabile al punto da poter essere conveniente creare un sito di annunci incorporato in un sito con uno scopo originale diverso, abbastanza di successo, che ha gia' sviluppato una community precisa (i.e. non un portale).
Per quanto riguarda i motori di ricerca di annunci, e' senza dubbio una strada ma anche se potrebbe funzionare non e' sicuramente una soluzione ottimale: se c'e' il controllo diretto dall'inserimento alla pubblicazione si riesce ad assicurare un livello qualitativo diverso. Pero' in mancanza d'altro...
@Ferdi: La cosa che mi lascia perplesso e' vedere come in ambito locale i vari giornalini abbiano un successo fortissimo anche se sono di una scomodita' terribile. Escono solo una o due volte la settimana, l'inserimento e' tedioso, gli annunci commerciali si pagano, l'utente deve acquistarli, c'e' un effetto picco per cui dopo due ore che e' uscito il giornale tutte le cose "buone" sono andate via. D'altra parte questi giornalini sono molto radicati nel territorio, hanno un elevatissimo livello di qualita' ed affidabilita', nessun annuncio obsolescente o quasi. Comunque questa cosa che emerge dell'avere una community in mente sin dall'inizio sembra una buona strada.
@Giulietto: I portali dovrebbero settare a priori una data di scadenza massima abbastanza breve. Tramite email ci puo' essere il rinnovo semi-automatico per un paio di settimane magari ma non piu' di cosi'. In realta' come dici tu e' un gatto che si morde la coda e i gestori lasciano materiale vecchio perche' per google va bene anche quello.
Giulietto writes: Io vorrei analizzare invece il lato di chi pubblica gli annunci, che secondo me sono la causa principale di annunci vecchi di mesi. Spesso chi mette gli annunci si dimentica di toglierli una volta che la vendita è stata effettuata. Colpevoli sono poi anche i siti, che per dire "io ho 300.000 annunci immobiliari" lasciano online annunci vecchi di 3 anni. Spesso il voler essere primi su google porta a dimenticarsi degli utenti.
Ferdi writes: concordo pienamente la tua analisi. Proprio a causa di un utilizzo di tali servizi una tantum e difficile creare vere community, a meno che non si lavori molto su un target preciso(ad esempio studenti). Nel breve e medio periodo la strategia vincente e` puntare molto sul posizionamento nei motori di ricerca e alla lunga anche il passaparola puo` portare buoni risultati.IMHO
ciao
Massimo Moruzzi writes: Ciao Salvatore,
penso tu abbia in larga parte ragione, anche se personalmente penso che vi siano due possibili eccezioni:
-da un lato, bakeca.it, che almeno fra gli studenti e i giovani è riuscita (o almeno sta provando in modo serio e con una strategia che ha dei meriti) a diventare davvero il posto 'giusto' dove andare in prima battuta.
-dall'altro, jobrapido.it, che aggregando gli annunci di lavoro presenti su n (molti) siti è riuscita, almeno nella mia, di testa, a diventare il primo posto dove andare per cercare annunci di offerte di lavoro.
Massimo
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