Comments for post Catania in serie A
zu' cani writes: Catania una volta aveva un popolo esclusivo ricco di cultura e di genuinità, oggi è rimasta quasi solo gentaglia, dove tutti cercano di fottere tutti e di tutto, a qualunque strato sociale appartengano, in particolare quelli che hanno i soldi fatti fottendo gli onesti. Sono pochi, pochissimi, i catanesi che si meritano la serie A, tutti gli altri in serie C .
Ciao bella Catania
giambo writes: Ehi antirez, ancora un po' fa un anno che non tornavo a questo post...e vedo solo ora la tua risposta, chissà che nel frattempo non hai conosciuti quei due matti dell'insonnia...o forse già sei scappato da quella città...nel 2004 i pescatori fuori porta Uzeda mangiavano le cozze vive, poco lontano avevano da poco aperto il RockCafé...esisterà ancora? Allora si parlava di levare gli archi della marina, piazza carl'alberto strepitava di continuo, africani per strada a vendere contraffazioni di tutto e di più, cinesi incastrati in ogni buco di locale piano terra, fuori cartoni su cartoni made in China, si stava lastricando di lava la via Etnea, verso la stazione l'asfalto esisteva solo per tratti, certe viuzze erano sbarrate i cartelli stradali dicevano "Vietato ai pedoni", immagino intendessero "nonché alle auto". Ma fuori centro (Aci Reale ...) uno spuntar di club e discoteche assolutamente postmoderne, fin quando non tornassero per l'inverno in centro. Carabinieri di tanto in tanto a chiedere passaporti, senza ridere della strafottaggine di me che c'ho l'accento del nord, e perdonandomi poiché in compagnia di un catanese mediatore, e poi i lo scippo della borsetta della mia ragazza di allora, sotto l'arcata del Teatro Massimo: fallito grazie a Dio, 3 ragazzi in scooter, imbranati nel gesto. La camera su Vittorio Emanuele umida e zanzare, causa acquedotto romano, poi in via Cosentino, ultimo piano, acqua senza pressione causa salto dalle vasche troppo corto. Pioggia e fango in camera, il geco sul giallo del mio balcone, il cagnolino dei vicini e la luce vulcanica dei tramonti da Villa Bellini, tra i busti e quel trnino per i bimbi mai in funzione, la ronda fissa delle volanti, la gente di sorrisi e simpatica sfacciataggine... chissà che queste cose non siano cambiate, chissà che vedevo tutto miscelato al fascino del nuovo senza vedere l'oscuro!? Potrà ma rimane che Catania era bella...
Alessio writes: Basterebbe che tutta la gente si decidesse ad usare la bicicletta per gli sposamenti urbani come ho sempre fatto io per far schizzare in alto la vivibilità di questa città...
antirez writes: @havana: yeah! concordo in pieno.
havana writes: Io mi indigno e vergogno ogni volta che vedo che la mia gente si esalta e si incazza per una partita di calcio.
Mi sono vegognato come un verme quando i tifosi del messina hanno bloccato lo stretto perche' il messina rischiava di non andare in A.
Il calcio è il moderno oppio dei popoli, è la valvola di sfogo di tutti i problemi.
Peccato che non aiuti a risolverli.
E noi, noi siciliani, ancora non riusciamo a far sentire la nostra voce su molte cose, ma per una merda di sport stiamo impazzendo.
Ma questo non dovrei dirlo io, visto che ho rinunciato a lottare da tempo, lasciando la sicilia e scappando.
La bellezza, il potenziale e le capacità che abbiamo e che ha la nostra terra non le ho ancora visto da nessuna parte.
Eppure non riusciamo ad usarli...
'u cummisaru writes: secondo me tutte le citta' portuali sono da evitare: Napoli, Genova, Catania,... in esse si riscontra sempre un degrado, sia civico sia dello spirito di quei cittadini, che e' impossibile mitigare. La soluzione migliore: vivere in un paesino a 15 minuti dal mare e trasfersi in una libera località balneare durante i mesi estivi.. Forza Marina di Ragusa.. W Torre di Mezzo.
davidonzo writes: Devo purtroppo dare ragione ad antirez.
Vivo a Catania dal 1998. Prima era diversa... Una città viva, culturalmente e non solo. La vivibilità non è mai stata eccezionale, ma scontava la grande crescita commerciale ed industriale di quei tempi...
Oggi fa veramente schifo. Lo dico senza mezzi termini.
E lasciatemi dire che pure l'università non è che sia sta gran cosa. Sono riusciti solo a sfruttare una riforma assurda per moltiplicare le poltrone...
Esempio: amica entra nel dottorato dopo 4 anni di tentativi. Motivazione: questo era l'anno del suo prof per scegliere i dottorandi.
C'è qualcosa di molto bacato in tutto...
Mushin writes: Mi associo, a Catania si stava meglio prima, anche se non avevamo le rotonde... fa parte ormai di una tendenza generalizzata questo approccio alla politica che vede nella realizzazione di opere visibili e "nuove" gli obiettivi primari, trascurando le basi per qualsiasi comunità che voglia definirsi civile: pulizia, sicurezza, benessere, ecc. L'unico trend che mi pare si stia invertendo è quello culturale: circuiti culturali (l'Università non il comune) sta facendo grandi cose.
terronista writes: Il degrado sociale, culturale e politico in cui versa la città di Catania è sotto gli occhi di tutti.
Sono contento per la permanenza del Calcio Catania in serie A. La città invece sembra essere di serie C.
neon writes: Più o meno da quando è arrivato il sindaco odierno vivere a Catania è come essere nel far west...
antirez writes: @giambo: Ciao, il problema e' che negli ultimi anni e' peggiorata. Alcuni anni fa era molto meglio secondo il racconto di molti. Bar insonnia? Ok, per ora non e' che esca molto, sono arrivato da poco e piu' che altro torno al mio paese per svagarmi, tra una ventina di giorni mi trasferisco a mare, mi sa che l'aspetto sociale riparte a Settembre ormai :)
giambo writes: ciao, ho vissuto a catania 6 mesi nel 2004, certo non è la città coi migliori servizi che abbia conosciuto, ma sta evolvendo...io mi son fatto raccontare come era 15 anni fa...
comunque forza liutru che vince la serie A...se ce l'ha fatta l'inter ;-)
se passi dal bar insonnia salutami i ragazzi!
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